L'agricoltura sinergica nasce dalle rivoluzionarie scoperte di Masanobu Fukuoka, contadino giapponese della terra e dell'animo umano (agricoltura naturale).
Attraverso le leggi della sinergia, per cui la somma dei fattori è sempre maggiore della loro somma aritmetica, questo approccio consente di promuovere l'auto-fertilità del suolo senza le comuni lavorazioni culturalmente accettate.
Si cerca di comprendere e copiare i processi naturali senza interferire con essi, perché la Natura sa come fare.
Alcuni Principi: nessuna pressione sul suolo, nessuna lavorazione, nessuna concimazione.
Emilia Hazelip, fondatrice dell'agricoltura sinergica, l'ha definita come la forma di coltivazione più naturale tra quelle conosciute, perché lavora con le naturali dinamiche di fertilità del
suolo.
In sostanza ciò significa che il suolo migliora e poi mantiene la sua fertilità se un certo numero di piante vengono piantate densamente in esso e se si usa la pacciamatura per "imitare" lo strato di foglie e terricciato che si forma spontaneamente in natura.
Non c'è bisogno di compost, fertilizzanti organici, polvere di roccia, preparati bio-dinamici etc., poiché il suolo, se trattato correttamente, si comporterà come il suolo naturale "selvaggio" (incolto).
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