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Aiuto Veloce
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Hai una crisi di Apnea?
Hai un attacco di Tachicardia?
Ti senti soffocare?
Hai paura di morire?
Hai ........ qualsiasi cosa....
Prova questo piccolo e veloce esercizio
per calmarti e riprendere il controllo, per recuperare energia.
E' quello che mi piace chiamare il pocket coffee dell'Energia,
poiché dura solo 30 secondi.
UN PICCOLO ESERCIZIO PER FARTI TORNARE DI BUONUMORE di Paolo Cericola
Si fanno 4 respiri di profondità normale, anzi direi un pochino più ampio del normale (puoi osare), ed 1 pieno pieno, poi di nuovo 4 normali ed 1 pieno, poi di nuovo 4 normali ed 1 pieno, ed ancora 4 normali ed 1 pieno, il tutto senza pause tra inspirazione (mettere dentro aria) ed espirazione (lasciar uscire l'aria), come se fosse una ruota che gira continuamente.
Inspirazione |
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Espirazione |
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Oppure |
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Inspirazione |
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Espirazione |
In maniera fluida, tranquilla, senza spingere (cioè soffiando) con l'espirazione, e senza trattenere l'espirazione (cioè stringendo la gola). L'espirazione è come quando si lascia un palloncino che hai gonfiato, non bisogna fare nulla per farlo sgonfiare, si sgonfia da solo, si rilassa la gola e l'aria esce da sola, oppure se vuoi come un sospiro di sollievo.
Il tutto si fa stando seduti, con la schiena dritta è meglio, le gambe non accavallate, le braccia rilassate e gli occhi chiusi, in ascolto di tutte le sensazioni che siamo in grado di ascoltare. Allora riassumo l'esercizio:
Occhi chiusi,
Dritti con la schiena, ma rilassati,
4 respiri normali
1 pieno pieno
4 respiri normali
1 pieno pieno
4 respiri normali
1 pieno pieno
4 respiri normali
1 pieno pieno
se vuoi puoi stare ancora qualche secondo con gli occhi chiusi a goderti le sensazioni.
Normalmente durante e dopo questo esercizio si possono provare le sensazioni più disparate, dal leggero giramento di testa, al calore che si diffonde nel corpo, ad una sensazione di paura, ad un leggero formicolio nelle mani, a vedere più lucidamente i colori quando si riaprono gli occhi, o vederci meglio, rilassamento, più serenità. Una ragazza una volta, durante una conferenza in cui ho fatto provare questo esercizio a tutto il pubblico, ha detto: "che strano effetto, mi sento più buona".
Insomma, come hai potuto comprendere, ognuno ha la sua esperienza che deriva dal proprio vissuto.
Puoi usare questo esercizio una o più volte al giorno se vuoi; Leonard Orr, che lo chiama l'esercizio dei venti respiri collegati, dice che se fai anche solo questo esercizio una volta al giorno per un anno intero, alla fine dell'anno sarai così cambiato che stenterai a riconoscerti.
Questo esercizio, usato nei momenti in cui c'è un calo energetico, ti permetterà di recuperare rapidamente (e la scusa che non c'è il tempo per farlo è inammissibile, ci vogliono solo 30 secondi); per chi invece ha difficoltà ad alzarsi la mattina e, come si dice di solito, a carburare, se prima di alzarti dal letto fai i 20 respiri, la tua giornata cambierà, molte persone me lo hanno testimoniato, dicendomi che non prendevano più il caffè per svegliarsi, anzi qualcuno mi ha anche detto che si è pure arrabbiato, perché non riusciva più a prendere il caffè, che gli piaceva, ed io gli ho risposto "allora smetti di respirare e prendi il tuo caffè". Il nostro meraviglioso corpo ci parla, se ci manda dei messaggi e non vogliamo ascoltarli siamo un po' stolti, il caffè (prendo questo come spunto, ma si riferisce a tutto ciò che è deleterio per l'organismo) è una sostanza tossica e se il tuo corpo ti dice che non ne può più, forse ci sarà un motivo. Che una cosa ci piaccia e non ne sentiamo più gli effetti, o che la prendano tutti, non significa necessariamente che sia innocua, ma molto spesso significa che non ci ascoltiamo.
Quando ci mettiamo a respirare senza fare altro, in realtà ci mettiamo in ascolto di noi stessi, e questo spaventa moltissime persone. Non ci credi? Guardati semplicemente intorno: quante persone vedi che vanno in giro tranquillamente con il sorriso sulle labbra? Oppure quanti ne vedi che vanno di fretta e ingrugnati o corrucciati in viso? Conosci quel detto "chi si ferma è perduto"? Chi si ferma comincia ad ascoltare se stesso ed è per questo che è perduto, nel senso che non fa più parte della massa perché comincia a pensare e ad agire con la sua testa, e quindi ad essere poco manovrabile; perduto per qualcun altro, non per te stesso. Questo può essere meraviglioso o terribile e spaventoso se vuoi. Apri la gabbia ad un uccello che è stato lì per molto tempo, magari da quando è nato: uscirà e prenderà il volo? O rimarrà in gabbia perché in apparenza è al sicuro? A questo proposito, di uccelli intendo, leggi "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di Anthony De Mello, Macro ediz., è un libro veramente molto divertente.
SE VUOI SAPERNE DI PIÙ SU COME RISOLVERE RAPIDAMENTE:
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